“Attraverso il ripercorrere e realizzare l’opera d’arte tradizionale Buddista, l’artista cresce in un vera e propria pratica meditativa, fatta di simboli, colori e pazienza dove la tecnica è di fondamentale importanza. Nell’esecuzione l’artista si ritrova in una linea senza tempo dove il valore dell’opera è centrale, e il peso del realizzatore scompare. Tutto è servizio, Tutto E’, e sostiene Ricercare il filo conduttore nascosto nelle cose è compito dell’artista. Elisa lo fa in maniera straordinaria, è capace di agganciarsi e di lasciarsi trasformare. La volontà di cedere, la volontà di fluire e la volontà di far parte ed unire, è il segreto nascosto di questa mostra, che mostra non è più, ma un vero e proprio viaggio in una tradizione di infinita bellezza.”
Testo a cura di Salvatore Macrì